AUTISMO E LOCKDOWN

INDICE
Le misure restrittive imposte dal Governo nel lungo periodo del Lockdown durante la pandemia da Covid 19, hanno rappresentato per le famiglie con bambini più o meno grandi, una difficoltà enorme nella riorganizzazione delle proprie abitudini quotidiane. Si è parlato molto di ciò che i bambini, I ragazzi e le loro famiglie hanno dovuto vivere e superare durante il Lockdown Nazionale e di come la destrutturazione di routine ormai consolidate abbia portato il caos nelle loro giornate, ma abbiamo pensato a quanto tutto questo possa aver inciso negativamente in quei contesti familiari in cui sono presenti bambini ragazzi con Disturbi dello Spettro Autistico?
 

Cosa hanno dovuto affrontare i bambini ed i ragazzi con disturbi dello spettro autistico?

bambini con Disturbi dello Spettro Autistico molto spesso basano la quotidianità sulla loro routine, su delle giornate tipo ben strutturate e scandite per poter ridurre al massimo la possibilità di dover gestire un imprevisto o una situazione diversa, cosa che durante la quarantena invece è avvenuta in modo brusco, improvviso ed imprevedibile ed infatti neanche i terapisti hanno potuto lavorarci preventivamente. Ripercorriamo insieme ciò che i bambini, in particolare quelli con diagnosi di Autismo, hanno vissuto dal mese di marzo in poi: scuole chiuse da un giorno all’altro, didattica a distanza, terapie spesso sospese, lontananza dai luoghi di riferimento e dalle figure di riferimento, impossibilità di uscire di casa, impossibilità di fare una passeggiata all’aria aperta, impossibilità di giocare al parco giochi, imparare obbligatoriamente a mettere la mascherina, e tanto altro ancora. Tutto ciò ha portato in questi bambini reazioni imprevedibili, comportamenti e problemi accentuati in entità e durata, aumento dei comportamenti ripetitivi e delle stereotipie, aumento dell’iperattività, dell’irrequietezza, dei disturbi del sonno e spesso una più accentuata propensione all’isolamento.  
 
AUTISMO 1
 
AUTISMO 2
 

Cosa abbiamo fatto per stare vicino ai bambini con disturbi dello spettro autistico e alla loro famiglia?

Noi di F-Medical group di Frosinone siamo stati vicini ai genitori attivando dei servizi di tele-riabilitazione, offrendo loro supporto psicologico e di Parent Training, per affiancarli al meglio nella gestione di quella che per mesi è diventata improvvisamente la nostra nuova quotidianità, tenendo sempre a mente l’unicità di ogni bambino e la sua personale attitudine. L’importanza sta nel creare una nuova routine con nuovi impegni mantenendo però invariato il ritmo sonno/veglia a cui il bambino era abituato. Spesso abbiamo appurato essere utile la costruzione di un’agenda visiva della giornata, cercando di organizzarla in modo che il bambino occupi concretamente il tanto tempo libero con attività e giochi, alternando quelli strutturati a quelli liberi, favorendo tutti quei passatempi basati sull’utilizzo funzionale di materiali (puzzle, pasta modellabile, costruzioni, macchinine, bambole, ecc…), evitando di far abuso di televisione e telefono.
 
AUTISMO 3
 

Durante il lockdown cosa è accaduto, quali sono stati i comportamenti più frequenti?

Le condizioni vissute nel Lockdown sono già in fase di studio da parte di numerosi gruppi di ricerca per delineare e quantificare gli effetti della quarantena sui bambini con e senza autismo.
Secondo questi ultimi studi durante il lockdown infatti si è presentato un aumento del 30% di stereotipie e comportamenti ripetitivi, indipendenti dal livello di gravità della sintomatologia autistica e anche dal livello intellettivo. Questo aumento è dovuto alla manifestazione di una condizione di natura emozionale dovuta al venir meno delle routine e delle sicurezze che i bambini con spettro autistico hanno grazie al sapere e al prevedere cosa succederà durante la giornata. Inoltre abbiamo avuto un aumento dei disturbi del sonno, della irrequietezza e dell’iperattività, ma tuttavia nessuno ha mostrato comportamenti aggressivi e questo è un dato meritevole di attenzione.
Siamo sicuri che però un grande lavoro di collaborazione tra genitori, terapisti e personale docente faccia la differenza, è per questo che ci si deve affidare sempre a professionisti formati e specializzati, perché mai come quest’anno ognuno di noi si è reso conto che gli imprevisti sono dietro l’angolo e possono capitare in qualsiasi momento, ma noi dobbiamo farci trovare pronti per gestirli, ovviamente insieme.
 
Laura Polisena

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