Spina calcaneare: di cosa si tratta?

INDICE

Spina calcaneare: di cosa si tratta?

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Cos’è la Spina calcaneare?

Quali sono le principali causE della spina calcaneare?

Quali sono i fattori di rischio della spina calcaneare?

Come riconoscere se si ha la spina calcaneare?

Spina calcaneare: quale è il trattamento più adeguato?

Fasi della riabilitazione

Quando occorre il trattamento chirurgico per la spina calcaneare?

Come prevenire la spina calcaneare?

Quali sono le principali cause della spina calcaneare?

La spina calcaneare si verifica a seguito di depositi di sali di calcio sul lato inferiore dell’osso del tallone, un processo che di solito si verifica in nel corso di mesi. La spina calcaneare si presenta come un’ esostosi plantare del calcagno spesso causata da tensioni muscolari e legamentose del piede, stiramento della fascia plantare, lacerazioni ripetute della membrana che copre l’osso del calcagno, ma soprattutto dalla brevità del tendine di Achille che pone in tensione in modo anomalo la fascia plantare. La spina calcaneare è particolarmente comune tra gli atleti, le cui attività includono ripetuti gesti di corsa e salto

Quali sono le principali cause della spina calcaneare?

La spina calcaneare si verifica a seguito di depositi di sali di calcio sul lato inferiore dell’osso del tallone, un processo che di solito si verifica in nel corso di mesi. La spina calcaneare si presenta come un’ esostosi plantare del calcagno spesso causata da tensioni muscolari e legamentose del piede, stiramento della fascia plantare, lacerazioni ripetute della membrana che copre l’osso del calcagno, ma soprattutto dalla brevità del tendine di Achille che pone in tensione in modo anomalo la fascia plantare. La spina calcaneare è particolarmente comune tra gli atleti, le cui attività includono ripetuti gesti di corsa e salto.

Quali sono i fattori di rischio della spina calcaneare?

Vediamo insieme quali sono i fattori di rischio che possono causare la spina calcaneare:

  • Anomalie della deambulazione, che sottopongono ad uno stress eccessivo il calcagno, i legamenti e le strutture nervose;
  • Correre o fare jogging, soprattutto su superfici dure;
  • Calzature errate;
  • Sovrappeso e obesità;
  • L’aumento dell’età che riduce la flessibilità della fascia plantare e assottiglia il cuscinetto adiposo protettivo del tallone;
  • Diabete;
  • Trascorrere la maggior parte della giornata in piedi;
  • Piede piatto.

Come riconoscere se si ha la spina calcaneare?

La spina calcaneare spesso non causa sintomi ma può essere associata a dolore intermittente o cronico, specialmente mentre si cammina, si fa jogging o si corre (se l’infiammazione si sviluppa nel punto della formazione dello sperone).

In generale, la causa del dolore non è lo sperone calcaneare stesso, ma la lesione dei tessuti molli ad esso associata. Molte persone descrivono il dolore della spina calcaneare come un coltello o uno spillo che si conficca nella parte inferiore dei loro piedi, quando si alzano al mattino, un dolore acuto che nel corso della giornata si trasforma in un dolore sordo.

Per avere una diagnosi certa affidati a F-Medical group di Frosinone. Sarà necessaria una RX del piede in proiezione latero-laterale al fine di evidenziare una sporgenza ossea presente nel margine inferiore del calcagno. Inoltre, potrebbe essere da supporto eseguire un’ecografia dei tessuti molli circostanti.

Spina calcaneare: quale è il trattamento più adeguato?

Il dolore al tallone associato alla spina calcaneare potrebbe non rispondere bene al riposo.

La spina calcaneare deve essere approcciata conservativamente.

I primi consigli rivolti ai pazienti riguardano, infatti, l’esecuzione di esercizi di stretching, raccomandazioni sulle scarpe, dispositivi ortesici (plantari su misura) e fisioterapia.

In molti casi, un dispositivo ortesico funzionale può correggere le cause del dolore dovute a squilibri biomeccanici. In alcuni casi, può essere eseguita un’iniezione con un corticosteroide per alleviare l’infiammazione.

Per quanto riguarda la fisioterapia possiamo affermare che è uno dei trattamenti conservativi più efficaci per la risoluzione del dolore generato dalla spina calcaneare ed è possibile svolgerla presso il centro F-Medical group di Frosinone. L’obiettivo principale della fisioterapia per la risoluzione della spina calcaneare riguarda in un primo momento la riduzione del dolore al piede e la riduzione dell’infiammazione. Sarebbe opportuno nelle prime fasi acute una serie di cambiamenti comportamentali del paziente al fine di rendere più veloce ed efficace quello che rappresenterà il protocollo terapeutico più appropriato per la spina calcaneare. Il consiglio è quello di riposarsi dall’attività sportiva per qualche giorno, o di sostituire il cammino o la corsa con sport a basso impatto (bici,nuoto..).

Abbiamo detto che l’obiettivo iniziale della fisioterapia è la riduzione del dolore e delle infiammazione generati dalla spina calcaneare attraverso un protocollo terapeutico personalizzato che comprenderà l’utilizzo di elettromedicali di ultima generazione, trattamenti manuali massoterapici della fascia e delle componenti muscolari circostanti, trattamenti osteopatici e per ultimo, ma non per importanza, fisiokinesi terapia segmentaria, ovvero esercizi specifici della fascia plantare associati ad una rieducazione dello schema del passo e posturale.

Per ciò che riguarda la riduzione della sintomatologia dolorosa e dell’infiammazione andremo ad utilizzare macchinari di ultima generazione:

  • Laser Yag ad alta potenza;
  • SIS Sistema Super Induttivo (campi elettromagnetici pulsati ad alta potenza);
  • Ultrasuono terapia (nei casi di infiammazione acuta associata a crioterapia);
  • Tecniche di terapia manuale (FCF fibrolisi connettivale fasciale, massofisioterapia decontratturante della zona posteriore della gamba, massaggio trasverso profondo;
  • Onde d’urto radiali/focali;
  • Synergy VISS.

È IMPORTANTE ESEGUIRE SEMPRE UN GIUSTO TRATTAMENTO FISIOTERAPICO E RIABILITATIVO, INFATTI LA FILOSOFIA DI CURA DEL NOSTRO CENTRO È SUDDIVISA IN 5 FASI, DANDO PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA PROGRESSIONE DEI CARICHI E RIDUCENDO AL MINIMO EVENTUALI RICADUTE.

FASE 1 – Riduzione del dolore e dell’infiammazione

Gli obiettivi di questa prima fase di lavoro sono la riduzione della sintomatologia dolorosa e del quadro infiammatorio instauratasi, nonchè la riduzione del gonfiore attraverso l’utilizzo di sofisticate tecnologie riabilitative strumentali (crioultrasuono, laser, ipertermia, sistema super induttivo ecc…) e manuali (bendaggi, massaggi linfodrenanti).

TRA LA FASE 1 E LA FASE 2 – Idrokinesi Terapia

Contemporaneamente alla Fase 1 e 2 è possibile effettuare sedute di IDROKINESI TERAPIA che risulta essere particolarmente efficace ai fini del recupero del movimento e della riduzione dell’ipomobilità (causata dalla sintomatologia dolorosa). Questa particolare metodica è basata sul movimento terapeutico in acqua, elemento che consente il rilassamento muscolare ed il sollievo del dolore, favorendo l’esecuzione dei movimenti e del corretto lavoro muscolare in assenza di gravità.

FASE 2 – Recupero dell’articolarità e della flessibilità

L’obiettivo è quello di raggiungere il completo range di movimento di un’articolazione o il ripristino di un movimento specifico in assenza di dolore.

TRA LA FASE 2 E LA FASE 3 

 Tra la Fase 2 e la Fase 3 della riabilitazione è consigliabile effettuare un Trattamento Osteopatico e iniziare un Programma di Riprogrammazione Posturologica per evitare qualsiasi incidenza di recidiva e qualsiasi alterazione posturologica.

FASE  3 – Recupero della forza e della resistenza muscolare

L’obiettivo del terzo step è il ripristino della forza muscolare e il recupero della resistenza del paziente attraverso un protocollo di lavoro personalizzato.

FASE 4 – Recupero della coordinazione

L’obiettivo di questa fase è il recupero della coordinazione e della completa percezione del corpo.

FASE 5 – Recupero della gestualità

L’obiettivo della quinta fase è, per la persona comune, il recupero delle normali gestualità della vita attiva, mentre per l’atleta il recupero del gesto tecnico nello sport specifico che dovrà essere eseguito con precisione.

Quando occorre il trattamento chirurgico per la spina calcaneare?

Più del 90% delle persone migliora con trattamenti non chirurgici. Se il trattamento conservativo fallisce dopo un periodo di 9-12 mesi, può essere necessario un intervento di chirurgia mini-invasiva per alleviare il dolore e ripristinare la mobilità.

Le tecniche chirurgiche includono:

  • Rilascio della fascia plantare;
  • Rimozione della spina calcaneare.

Possibili complicanze della chirurgia del tallone includono dolore alle strutture nervose, dolore ricorrente al tallone, intorpidimento permanente dell’area, infezione e cicatrici. Inoltre, con il rilascio della fascia plantare, c’è il rischio di instabilità, crampi ai piedi, fratture da stress e tendiniti.

Come prevenire la spina calcaneare?

È possibile prevenire la spina calcaneare seguendo alcuni semplici consigli, vediamone insieme alcuni:

  • Indossare calzature adeguate con suole ammortizzanti e contrafforti rigidi per garantire una maggiore stabilità del retropiede;
  • Scegliere scarpe adeguate per ogni attività fisica;
  • Riscaldarsi e fare esercizi di stretching specifici prima di ogni attività;
  • Evitare di indossare scarpe che presentano un’usura eccessiva del tacco e della suola.

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